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FOODS AND HEART IV EDIZIONE: WORKSHOP PRATICO SU IPERTENSIONE ARTERIOSA E DISLIPIDEMIA DALLE LINEE GUIDA AI CONSIGLI A TAVOLA

Details
  • From date
    13/09/2024
  • To date
    13/09/2024
  • Duration
    7 hours
  • Formative credits
    7
  • Basic entry fee
    Free Enrollement
Additional Information
  • Training typology
    Residential training
    CME
  • Location
    BARI BA Via Giuseppe Capruzzi, 326, 70124 Bari BA
  • Reference training objective
    Guidelines - protocols - procedures
  • Educational context
    Classic residential training (1-200 participants)
  • Course category
    RESIDENZIALI
Available for

Course description

RAZIONALE

Le malattie cardiovascolari (CV) rappresentano la prima causa di mortalità globale,

causando quasi 16 milioni di morti nel mondo. In Europa, nonostante la riduzione

della mortalità CV rispetto ad altri continenti, oltre 4 milioni di europei muoiono ogni

anno, ovvero il 45% di tutte le morti riconosce una causa CV. I livelli di colesterolo

LDL rimangono ad oggi il miglior descrittore del rischio di eventi CV maggiori

(morte, ictus, infarto miocardico) secondo una relazione continua, lineare, che in

studi epidemiologici, non mostra valori soglia, ovvero al di sotto dei quali il rischio

CV non diminuisce ulteriormente. Studi clinici di intervento hanno dimostrato che

indipendentemente dal tipo di paziente e dal valore basale di LDL, la riduzione

di 1 mm/l di LDL si associa ad una riduzione di eventi CV del 21%. Il nesso tra la

riduzione dei valori della colesterolemia e la protezione CV è talmente forte, che il

valore target di colesterolo sarà tanto inferiore quanto più alto è il livello di rischio

CV del paziente. Le ultime linee guida europee pongono questo target nel paziente

a rischio CV molto alto al di sotto di 55 mg/dl e una riduzione del 50% del valore

basale. Il raggiungimento di questo target deve prevedere statine ad alta efficacia

al massimo dosaggio o comunque al massimo dosaggio tollerato dal paziente, con

l’aggiunta precoce di Ezetimibe, o avvalersi degli inibitori di PCSK9. Il compito più

difficile è traslare questi risultati nella pratica clinica al fine di ottimizzare il rapporto

costo/beneficio dei PCSK9 e di garantire un vantaggio prognostico al più alto numero

di pazienti. Accanto alla dislipidemia, nel determinismo di evento cardiovascolare,

riveste un ruolo di primaria importanza l’ipertensione arteriosa: oltre il 50% dei pazienti

ipertesi ha un profilo lipidico non a target secondo le ultime linee guida. Questo

aspetto riconosce varie cause, tra cui la scarsa aderenza alla terapia, che possiamo

considerare un vero e proprio fattore di rischio CV: si stima infatti che meno della

metà dei pazienti affetti da ipertensione arteriosa o dislipidemia sia adeguatamente

aderente ai farmaci prescritti e, dopo un anno dalla prima prescrizione, meno del 50%

continui ad assumere con regolarità il trattamento. Tra i determinanti della scarsa

aderenza ci sarebbero in particolare inerzia prescrittiva e complessità dello schema

farmacologico. Su quest’ultimo aspetto sono intervenute negli ultimi anni le terapie di

associazione tra farmaci di classi diverse (antiipertensivi ed ipolipemizzanti). E questo

è il concetto di polipillola: queste combinazioni di farmaci hanno ormai profonde

evidenze di efficacia e semplificano la gestione terapeutica del paziente, garantendo

una maggiore aderenza e persistenza al trattamento. I risultati di una metanalisi

pubblicata di recente su Lancet, dimostrano che una polipillola contenente almeno

2 farmaci antiipertensivi, una statina ed eventualmente aspirina a basse dosi, riduce

del 48% il rischio di infarto miocardico, del 41% il rischio di ictus e del 35% della morte

per cause CV in prevenzione primaria. Oltre al trattamento farmacologico tuttavia,

sia nella prevenzione primaria che secondaria, riveste un ruolo fondamentale la

modificazione dello stile di vita, in particolare la corretta alimentazione. Per il quinto

anno consecutivo, la U.S. News e report ha assegnato alla dieta mediterranea,

riconosciuta patrimonio dell’Unesco, il primo posto nella classifica dei regimi

alimentari più noti, grazie ai molteplici benefici che esplica nei confronti della nostra

salute, per la perdita di peso nel breve e lungo termine e per la facilità di impiego.

In questo simposio, attraverso gli interventi di specialisti di settore, tratteremo gli

aspetti dietetici e farmacologici nelle dislipidemie e tracceremo la dieta ideale per

un paziente dislipidemico ed iperteso consolidando strategie pratiche di intervento.

Notes

Scientific Managers

antoncecchi ettore

lillo adele